La Cinta Senese


 

Si tratta di una vera razza con una lunga storia alle spalle. La zona di origine della Cinta Senese è il comprensorio senese e i comuni di Monteriggioni, Sovicille e Poggibonsi, dove, fino a pochi decenni fa, erano allevate non meno di 20.000 scrofe e altrettante erano presenti in altre province e regioni vicine. Presente a Siena già dal 1300, come documentano affreschi che mostrano animali con vistosa fascia bianca simili alla Cinta attuale. Razza rustica, ottima pascolatrice, con spiccata attitudine materna e notevole capacità di allattamento. I maschi possono raggiungere ad un anno pesi superiori ai 150 kg e le femmine 140 kg.  Notevole il deposito di grasso in generale e lardo dorsale in particolare (molto apprezzato per i produttori di lardo di Colonnata). Risulta indenne dai difetti quali il PSS, il PSE e la carne acida. Particolarmente adatta al pascolo e frugale. Per la salvaguardia e valorizzazione della razza Cinta Senese è stato costituito il Consorzio della Compagnia della Cinta Senese. Il registro dei tipi genetici autoctoni in Italia è composto da divisioni distinte per le razze Cinta senese, Mora Romagnola, Nero siciliano, Casertana, Calabrese. A livello nazionale il registro anagrafico è gestito dall’ANAS (Associazione Nazionale Allevatori di Suini), con articolazioni locali che fanno capo alle Associazioni Provinciali Allevatori. 

Si presenta di colore nero o ardesia con una cinghiatura bianca che interessa il garrese, le spalle e gli arti inferiori. Il profilo del muso è lungo e rettilineo, tipico delle razze tardive. La mole è media (160-180 kg per le scrofe e 200 kg per i verri in attività riproduttiva). Gli arti sono solidi e relativamente lunghi, da buon camminatore. Le orecchie, di media lunghezza, sono portate avanti e leggermente ricadenti.

per saperne di più: ANAS; Regione Toscana