Convegno “LA BUONA CARNE” Comunicato stampa


Comunicato stampa Associazione Regionale Allevatori della Toscana (Arat)

La “buona carne” italiana c’è:  dal Mugello un esempio virtuoso

Affollato Convegno a Borgo San Lorenzo, in provincia di Firenze, nella mattinata di giovedì 7 marzo 2019, su “L’allevamento oggi, fra sostenibilità, benessere ed innovazione” nel corso del quale sono stati affrontati a trecentosessanta gradi molti temi attuali inerenti la filiera delle carni bovine di qualità

 Un affollatissimo Convegno riguardante la “buona carne”, sul tema “L’allevamento oggi, fra sostenibilità, benessere ed innovazione “, nella mattinata di giovedì 7 marzo 2019 ha animato la dimora storica di Villa Pecori Giraldi a Borgo San Lorenzo, in provincia di Firenze, cuore del Mugello.

Un modo innovativo di comunicare la pluralità di argomenti che ruotano attorno alla produzione ed al consumo di una delle eccellenze dell’allevamento nazionale, la carne bovina, in maniera pacata e basata su solidi fondamenti scientifici.

L’incontro è stato realizzato dall’Associazione Regionale Allevatori della Toscana (Arat) e dalla Cooperativa Agricola Firenzuola (Caf)-Centro Carni del Mugello, ed ha visto al tavolo dei relatori il presidente delle due organizzazioni, Roberto Nocentini, affiancato da autorevoli rappresentanti del mondo universitario, della ricerca, della medicina e della divulgazione.

Ampi spunti nella relazione del professor Angelo Carlo Sgoifo Rossi (Università degli Studi di Milano, Dipartimento di Scienze Veterinarie per la Salute, la Produzione Animale e la Sicurezza Alimentare) che sul tema “Dalla sana alimentazione dei bovini ad un’alimentazione sana per i consumatori “ ha trattato tra l’altro i più recenti trend  del settore bovino da carne, le caratteristiche qualitative degli animali richieste dal mercato agli allevatori italiani per una produzione dalle ottime capacità nutrizionali e di alta qualità “sensoriale”. Interessanti i raffronti con i mercati esteri sulla produzione e approvvigionamento dei vitelli da ristallo, oltre ai temi riferiti alla sostenibilità ambientale, al benessere degli animali, alla sicurezza ed all’uso responsabile dei farmaci.

Da parte sua il professor Riccardo Negrini (Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza), si è soffermato sulla utilità dei “Big Data ” nella interpretazione di database  largamente utilizzati anche in zootecnia per una miglior lettura ed elaborazione dei “numeri” rilevati nelle aziende. I “Big Data “, in un mondo sempre più informatizzato, possono avere una grande importanza anche per gestire l’informazione all’opinione pubblica, ed incanalarla su binari di correttezza e scientificità. E’ molto importante – ha affermato tra l’altro Negrini – saper leggere i dati, sia per interpretare le tendenze del mercato, anche per gli sviluppi della selezione genomica, sia per gli orientamenti dei consumatori verso il prodotto carne.

L’intervento conclusivo, affidato al dottor Luca Avoledo (Biologo Nutrizionista, libero professionista specializzato nei temi legati all’alimentazione umana), partendo dai più recenti dati Eurispes (2019) ha fornito la reale dimensione delle scelte dei consumatori italiani nei confronti della carne. Molto è cambiato negli ultimi anni nella “percezione” dei prodotti di origine animale, anche a causa del “sensazionalismo” sollevato dai media  e da una non buona comunicazione sia istituzionale che di altro genere. Ma, ha concluso tra l’altro Avoledo, si può affermare senza ombra di dubbio che la carne bovina non fa assolutamente male, a patto che sia nelle giuste dosi (ed in Italia i consumi pro capite non sono così elevati come si vuol far credere) e associata a stili di vita alimentare completi.

Grande soddisfazione da parte degli organizzatori: in particolare, il presidente Arat e Caf Roberto Nocentini, che ha moderato i lavori, ha sottolineato che “la buona carne italiana c’è, grazie al lavoro degli allevatori ed ai controlli dei tecnici del Sistema allevatoriale”. Soprattutto nel Mugello, ha rimarcato, con la scelta del biologico, dell’alta qualità dei foraggi e della trasparenza nei confronti dei consumatori si è creato un modello virtuoso che sta dando grosse soddisfazioni.

Il sistema dell’allevamento bovino da carne mugellano ed il lavoro condiviso e improntato al miglioramento continuo ed alla collaborazione sono stati sottolineati dai direttori della Caf Alessio Serra e di Arat Claudio Massaro, intervenuti al convegno. Incontro cui hanno partecipato numerosi studenti ed autorità locali, allevatori e tecnici. Il dirigente della Regione Toscana Gennaro Giliberti, oltre a portare il saluto dell’assessore all’Agricoltura Marco Remaschi, ha aggiornato la platea sulle linee programmatiche regionali in relazione anche ai futuri sviluppi della programmazione comunitaria in zootecnia. Ai lavori ha partecipato anche il direttore generale di A.I.A., Roberto Maddé, che ha sottolineato con soddisfazione l’importanza della giornata e l’esperienza positiva del territorio toscano ed in particolare del Mugello, in cui grazie all’attività della Caf e dei suoi 120 soci si realizza un esempio chiaro di identificazione con un’area geografica, di integrazione e collaborazione nell’intera filiera.

 

Sesto Fiorentino (Fi), giovedì 7 marzo 2019

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