Il cavallo dell’Appennino


Il "Cavallo Appenninico" è stato  inserito nel 2010 nel registro anagrafico nazionale delle razze e popolazioni equine a limitata diffusione, presso l'Associazione Italiana Allevatori ed è stato contestualmente approvato lo standard di razza che fissa i caratteri tipici.

La razza ha origini lontane: i primi esemplari sono stati importati dalla Svizzera alla fine degli anni '60 nell'azienda dell'imprenditore Vittorio Ortalli, situata sulle colline reggiane; da qui la razza ha trovato immediata diffusione nell'areale dell'Appennino Tosco-Emiliano, popolando le zone calanchive, caratterizzate da pascoli poveri ed elevate escursioni termiche tra estate e inverno. Il cavallo, adattandosi negli anni al territorio, ha sviluppato ancor più le peculiari doti di rusticità ed adattabilità, integrandosi nel tessuto ambientale e socio-economico.

Il Cavallo dell'Appennino è particolarmente adatto all'ambiente di montagna ed è dinamico, intelligente e di forza fuori dal comune. Ideale per la produzione di carne ma anche per l'utilizzo da lavoro e da diporto (tiro, sella, turismo equestre),grazie alle doti di robustezza, frugalità, carattere docile e buone caratteristiche per l'equitazione.

Per saperne di più: AIA; Regione Toscana